Tendinopatia Achillea, come trattarla

Trattamenti Tendinopatia Achillea

Come ci dovrebbe comportare in caso di tendinopatia achillea?

Dividiamo il lavoro in fasi:

  • fase iniziale, o fase acuta (primi 5-10 giorni):
    1. riposo, riducendo il più possibile le attività che provocano il dolore;
    2. utilizzare calzature con un rialzo sotto al tallone;
    3. in caso di dolore molto forte, chiedere al proprio medico la tipologia e il corretto dosaggio di farmaci antinfiammatori e antidolorifici;
    4. consultare un fisioterapista, il quale, dopo un accurata anamnesi e valutazione clinica, personalizzerà il trattamento in base alle aspettative e alle necessità del paziente;
  • fase intermedia, o fase sub-acuta (2-6 settimane, dopo aver ottenuto una buona diminuzione del dolore):
    1. esercizio terapeutico personalizzato, supervisionato dal fisioterapista e dal preparatore atletico;
    2. aumento graduale del carico (es. + 10% ogni settimana);
    3. ridurre il tempo e/o l’intensità degli esercizi, qualora il dolore dovesse aumentare per più di 24 ore dopo l’allenamento;
    4. utilizzo di bendaggi funzionali per proteggere il tendine dal sovraccarico durante l’allenamento.

 

Cosa ci suggerisce la ricerca scienifica?

 Un’equipe australiana, la più importante al mondo nel campo delle tendinopatie, ha elaborato negli utlimi 2 anni un approccio a dir poco “esplosivo”, parafrasando il nome conferitogli da loro stessi: TNT, ossia Tendon Neuroplastic Training, che tradotto in italiano suonerebbe più o meno come “allenamento neuroplastico del tendine”.

In cosa consiste questo protocollo?

Il TNT unisce il concetto classico di rinforzo della muscolatura, attraverso esercizi isometrici ed esercizi concentrici-eccentrici lenti ad alto carico (HSRT, Heavy Slow Resistance Training), a quello di miglioramento del controllo motorio, ossia della capacità da parte del nostro cervello di controllare quei muscoli, utilizzando un metronomo per dare il giusto ritmo all’esercizio.

 

Un esempio?

 Ecco uno dei possibili modelli da seguire nella gestione di una tendinopatia, sia essa acuta o cronica, ricordandovi che il “fai da te” in questi casi è vivamente sconsigliato e che è sempre buona norma farsi seguire da un fisioterapista e da un preparatore atletico, in modo tale da integrare questo lavoro specifico con esercizi per altri distretti del corpo:

 

  • 3 volte a settimana per 12 settimane;
  • 3 esercizi, come mostrato nella figura;
  • 3 secondi andata, 3 secondi ritorno;
  • 5 minuti di recupero tra un esercizio e l’altro;
  • 3 serie da 15 RM* nella settimana 1;
  • 3 serie da 12 RM nelle settimane 2-3;
  • 4 serie da 10 RM nelle settimane 4-5;
  • 4 serie da 8 RM nelle settimane 6-8;
  • 4 serie da 6 RM nelle settimane 9-12;
  • 2-3 minuti di riposo tra una serie e l’altra.

* Affidarsi al preparatore atletico per la comprensione di questo dettaglio.

 

Ultimi consigli, i più importanti…

I vari protocolli esistenti in letteratura scientifica, dei quali fa parte questo appena menzionato, non escludono obbligatoriamente l’astensione dagli allenamenti, perchè, fatta eccezione per la fase acuta, è importante che l’atleta resti sempre a contatto con la squadra e con lo sport praticato; è pur vero, però, che è importante ridurre il numero e l’intensità degli allenamenti, almeno nelle prime 4-6 settimane.

Pazienza, costanza e determinazione! Tornare a praticare sport può richiedere da 1 mese a 6 mesi o più, in base alla durata e alla natura dei sintomi, alle limitazioni funzionali, alla forza muscolare e all’aderenza al programma di esercizi; ridurre i tempi di recupero, o incrementare i carichi troppo velocemente, sono fattori spesso associati a ricadute.

Nel trattamento della tendinopatia Achillea, così come in quello di tutte le tendinopatie, la parola chiave è gestione dei carichi, perciò affidatevi sempre a professionisti esperti ed adeguatamente formati che comunichino costantemente tra loro e con il coach.

By Pier Damiano Bertini