2016 StartUp School, l’Italia non è un Paese per giovani.

2016 StartUp School, l’Italia non è un Paese per giovani.

2016 StartUp School, l’Italia non è un Paese per giovani.

Il team cambia ed evolve. Ora è formato da Mattia, Michele, Michele, Michele e Matteo. Se non sono con la M non li prendiamo.
E’ un anno difficile, nessuno di noi ha esperienza su come crescere e promuovere qualcosa per la prima volta si affacciava sul mercato. Capiamo che c’è qualcosa che non va, il sito è troppo statico, troppo legato alle dinamiche del social network, forse abbiamo deviato dall’idea iniziale e ci ritroviamo al punto di partenza.
Cambiamo pelle nuovamente e ritorniamo all’origine, partecipiamo a tutte le competizioni in zona e non solo, viaggiamo, arriviamo fino a Maratea. Siamo stati selezionati per una startup competition nazionale, ora finalmente vedremo di che pasta siamo fatti.

Viaggio della speranza. Ah, ma non è Matera, la città dei famosi Sassi? Dove sta Maratea? Si parte sempre così, AirBnB in mano e via giù per lo stivale.
La competizione è serrata, il livello delle altre startup è alto e i giudici sono dei veri Shark. Tra gli ospiti ci sono il CEO di Scuolazoo e diversi business angel (l’aureola non l’avevano ve lo assicuro). Ascoltiamo, impariamo, rispondiamo, controbattiamo, non passiamo il turno e ci giochiamo il jolly, ci lanciamo su un investitore che avevamo studiato prima di arrivare. Va bene, ci vediamo a Torino tra 3 mesi con un prodotto da testare.
Lavoriamo per cambiare quello fatto fino ad ora, adesso abbiamo capito (o almeno pensiamo così)…ci mettiamo sotto, il viaggio a Torino è alle porte.

Ci ritroviamo tutti e 3, Mattia, Michele e Michele, che ci ha raggiunti direttamente dall’Irlanda dove stava lavorando in una multinazionale, perché questo era il nostro sogno, non lo potevamo ancora chiamare lavoro, era la nostra chance.

Torino ci dimostra quanto sia difficile fare startup in Italia. Capiamo che è solo un teatrino, siamo stati presi in giro. Non era un investitore, era uno dei tanti che voleva vendere la nostra idea in giro, un markettaro di basso livello: molte parole, pochi fatti.
Il viaggio però è sempre il momento più bello, da Torino a Macerata, passando per Bologna, con l’eterno “Prezzi benzina” alla mano, l’urlo di gioia quando troviamo il metanaro in chiusura vicino a capoluogo emiliano, rischiavamo di restare a piedi.

Quello stesso urlo di gioia quando eravamo a 150 km da Maratea e stavamo per rimanere a piedi ed il santo protettore dei metanari ci ha illuminato il cammino a tinte verdi e blu.
Prezzi benzina e AirBnB ci avevano dato un segno, quella era la via.

Ora puoi scoprire cosa abbiamo in mente per il 2020, siamo a più del 20% del cammino!

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Vecchi Amici, nuova avventura con le Marche nel cuore

Vecchi Amici, nuova avventura con le Marche nel cuore

Vecchi amici, Nuova Avventura.

2015 Italia. Macerata. Bene si torna a casa con un’idea, ma con tanti dubbi in testa, abbiamo bisogno di qualcuno che ne capisca di più di economia, marketing e pallavolo, è ora di parlare con Michele Verducci, il futuro terzo socio, compagno in campo e ora di avventura. Mi dice con la sua solita calma quasi buddhista, “Dai facciamolo”.
Michele, mio fratello, intanto porta avanti il progetto “Sport” nell’Innovation Lab di Ancona insieme a Caterina e Tommaso, 2 new entry entusiasti del progetto.
Ragioniamo, costruiamo, torniamo indietro e riproponiamo, i primi mesi sono solo di progettazione e “brain storming”. Anzi, chiamiamola più “brain fusion”.

Michele una mattina mi chiama: “c’è una competizione “StartUp Competition” a Fiorenzuola di Focara!”
Grande..ma dove sta?

Nord delle Marche, in mezzo ai monti, bello “imboscato”, quasi al confine con la Romagna. Partiamo, ci perdiamo, arriviamo in tempo, chi parla? Io tu bo entrambi. I giudici ad un certo punto dicono, “Aspiranti startupper per le prossime presentazioni avete 3 minuti a testa. Ma come 3? Erano 7! Panico, parlo io..balbetto, mi sembra di esser tornato alle interrogazioni a sorpresa, mischio su un mezzo discorso con delle parole chiave, ci salviamo. Siamo selezionati per il rotto della cuffia.
I giudici “Bene domani ci vediamo qui alle 9 con una presentazione (in gergo pitch), avrete 10 minuti”.
Stupendo, ma chi ce l’ha la presentazione? Fino adesso abbiamo sempre giocato a fare gli startupper. Ora devi preparare una cosa seria.
Le ore in auto fino alla casa sono solo di brain storming sul capire come farla questa presentazione. Mentre guidiamo Michele guarda i pitch online, power point, pdf, slideshare… era tutto da ridere se non da piangere.
Basta lo facciamo con questo, no meglio quest’altro, e se poi è brutto?
In una sera impariamo ad usare almeno 3 programmi. La scelta finale è Prezi, nottata piena per preparare tutto e allestire un discorso che cancelli la pantomima del giorno prima.

Discorso in auto, prove e riprove, studiamo ogni singola parola, arriviamo, presentiamo e saliamo sul podio. Siamo terzi, ora si fa sul serio.

Torniamo a casa stremati ma ricordo ancora la scena in cucina a casa nostra. Io e mio fratello distrutti dalla nottata e dall’ansia seduti uno di fronte all’altro con il tavolo di marmo bianco in mezzo a noi. Petto nudo e pantaloncini da pallavolo “Macrosoft” rossi che mangiamo pane e ciauscolo, stremati ma felici, e non solo per il ciauscolo (se non sapete cosa sia dovete venire nelle Marche).

Ottobre 2015 il portale è online. Si inizia.

Ora dopo 5 anni, siamo pronti ad una nuova rivoluzione, scoprila subito

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