
Il dolore femoro-rotuleo
Il dolore femoro-rotuleo, conosciuto anche come “runner’s knee” per la sua alta frequenza nei runners, è caratterizzato da un dolore diffuso nella parte anteriore del ginocchio (intorno, dietro o sotto la rotula), che esordisce gradualmente e in maniera insidiosa anche durante le semplici attività quotidiane come camminare e salire/scendere le scale; può essere aggravato da salti, squat, corsa e dal mantenimento prolungato della posizione seduta.
Non è necessariamente associato una lesione a carico di una o più strutture anteriori del ginocchio; recenti studi clinici hanno dimostrato che esistono soggetti con dolore femoro-rotuleo in assenza di infiammazione e con perfetta conservazione di tendini, legamenti e cartilagine.
Quali possono essere le cause del dolore femoro-rotuleo? Molteplici e spesso associate tra loro.
Partiamo dai cosiddetti fattori intrinseci, che sono puramente fattori biomeccanici:
- un’alterazione della conformazione ossea del femore, sia a livello dell’anca
che del ginocchio; - un alterato scorrimento della rotula;
- una variazione del movimento di tutta la gamba, dall’anca al piede, durante la fase di appoggio monopodalico;
- una debolezza dei muscoli stabilizzatori del tronco e del bacino;
- una debolezza dei muscoli stabilizzatori dell’anca;
- una debolezza del quadricipite;
- un’eccessiva rigidità dei muscoli flessori del ginocchio e/o dei polpacci e/o del quadricipite;
- una ridotta o eccessiva mobilità della caviglia;
- un aumento della pronazione dinamica del piede;
- nel caso specifico dei runners, si è visto che una tecnica di corsa errata (appoggio di tallone, passi eccessivamente lunghi, bassa frequenza d’appoggio, inclinazione del busto all’indietro) contribuisce allo sviluppo del dolore femoro-rotuleo.
Parlando invece dei fattori estrinseci, che non si riferiscono cioè al nostro organismo, dobbiamo considerare:
- improvvise variazioni del carico di allenamento, in termini di frequenza e/o intensità;
- un’eccessiva attività fisica e l’assenza, o l’eccessiva brevità, dei periodi di riposo;
- variazioni dei terreni d’allenamento;
- scarpe nuove e/o inadeguate;
- ansia eccessiva e pressioni esterne in periodi particolari (come ad esempio partite o eventi sportivi importanti molto vicini tra loro).
Qual è il miglior trattamento? Il trattamento multi-modale.
Ad oggi le più recenti evidenze scientifiche ci suggeriscono che non è sufficiente una sola strategia di intervento per risolvere il dolore femoro-rotuleo, ma è la combinazione di tutte le opzioni sotto elencate che permette una gestione ottimale di tale problematica:
- attenersi con costanza e scrupolosamente ad un programma di esercizi terapeutici;
- sottoporsi a sedute di fisioterapia manuale passiva;
- applicazione di bendaggi funzionali;
- eventuale utilizzo di tutori per il ginocchio e/o plantari;
- antinfiammatori e antidolorifici (sotto prescrizione medica), o infiltrazioni, e ghiaccio nella fase acuta.
Aspettateci fino a venerdì per conoscere quali sono le strategie più efficaci!
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By Pier Damiano Bertini